I migliori integratori per il cuore

Cellvit

33,55 €

 Barattolo 450 grammi

 Vitamina C e lisina ad alto dosaggio 

 Codice Ministero della Salute nr. 137758

MEC

28,09 €

 Flacone 90 capsule vegetali

 Integratore per collagene e articolazioni

 Codice Ministero della Salute nr. 138107

Il cuore compie ogni giorno una mole di lavoro, pertanto necessita di una perfetta efficienza. Gli integratori per il cuore e le arterie , così come quelli che supportano il normale metabolismo del colesterolo e la normale funzione delle arterie, possono rivelarsi utili in tutti quei casi dove si riscontra un aumentato fabbisogno di micronutrienti specifici per la funzionalità cardiocircolatoria. Si tratta di integratori contenenti principi attivi che svolgono azioni antiossidanti, antinfiammatorie, anti-ischemiche e antiaggreganti. Diversi micronutrienti sono anche noti per regolare il metabolismo del colesterolo. Una revisione condotta da ricercatori dell’Università di Bologna e pubblicata nel 2017 su Current Pharmaceutical Design ha preso in esame le evidenze scientifiche disponibili dal 1980 al 2016, mostrando come l’assunzione di alcuni nutraceutici sia associata a miglioramenti di diversi parametri che valutano la funzionalità cardiaca (Cicero et al., 2017).

Principi attivi per la salute del cuore e delle arterie

Vitamine del gruppo B che proteggono il cuore

Le vitamine del gruppo B hanno un ruolo importante nel garantire il normale metabolismo energetico delle cellule del cuore. Queste vitamine sono altresì coinvolte in tutti i livelli della regolazione del metabolismo energetico cardiaco. Le vitamine B6, B12 e l’acido folico sono specificamente coinvolte nel metabolismo dell’omocisteina (Kaul et al., 2006), un fattore di rischio importante per le malattie cardiovascolari. La carenza di una di queste vitamine può determinare un innalzamento dei livelli di omocisteina (Klerk et al., 2002). È stato dimostrato che l’integrazione giornaliera con acido folico può contribuire alla riduzione dei livelli plasmatici di omocisteina fino al 25%; inoltre, l’aggiunta di vitamina B12 può ridurre ulteriormente il livello di circa il 7%.

COENZIMA Q10 (ubichinolo): benefici per il cuore

Il Coenzima Q10 (CoQ10), o ubichinone, è una molecola liposolubile naturalmente presente in quasi tutte le cellule del corpo. In molti integratori il coenzima Q10 si presenta in forma di ubichinone, mentre la forma maggiormente bioattiva è l’ubichinolo, contenuto ad esempio in molti integratori funzionali. Il coenzima Q10 è il componente chiave della catena di trasporto degli elettroni nei mitocondri, ed è necessario per la produzione di ATP, la fonte energetica principale di tutti i processi dell’organismo. I livelli più alti di coenzima Q10 si trovano infatti nei tessuti con un alto fabbisogno energetico, come il cuore e i muscoli scheletrici. Oltre al suo importante ruolo nel trasporto degli elettroni, coenzima Q10 può agire come antiossidante intercellulare, proteggendo la membrana plasmatica dalla perossidazione (Mancuso et al., 2010). Il coenzima Q10 ha assunto negli ultimi anni un ruolo importantissimo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, nella prevenzione delle cardiopatie ischemiche, nella prevenzione dell’ipertensione e dei danni causati da essa, nella prevenzione e nel decorso delle patologie neurodegenerative e nella prevenzione dell’invecchiamento cellulare. La carenza di coenzima Q10 può associarsi ad insufficienza cardiaca. Il coenzima Q10 può anche avere un ruolo nella stabilizzazione dei canali ionici delle cellule del miocardio calcio-dipendenti, agevolando la produzione di bioenergia cellulare (ATP).

I benefici della vitamina C nella prevenzione delle malattie cardiache

La vitamina C (acido ascorbico o ascorbato) è una vitamina essenziale che agisce principalmente come un potente antiossidante idrosolubile, riducendo lo stress ossidativo. È ben noto che la vitamina C inibisce l'ossidazione delle proteine ​​LDL, con un impatto positivo sull’aterosclerosi. Inoltre, la vitamina C sembra avere un effetto diretto sulla riduzione della lipoproteina (a), un fattore di rischio cardiovascolare indipendente dal colesterolo cosiddetto “cattivo”. L’acido ascorbico, insieme alla lisina, contribuisce alla normale stabilità delle pareti delle arterie, essendo direttamente coinvolta nella produzione di collagene, la proteina più abbondante del tessuto connettivo. La ricerca attuale suggerisce come la carenza di vitamina C sia associata ad un aumentato rischio cardiovascolare.

L-carnitina: un nutrimento essenziale per l'attività del cuore

La L-Carnitina è un aminoacido sintetizzato dall’organismo a livello epatico e renale a partire da due aminoacidi: Lisina e Metionina (in presenza di Niacina, Vitamina B6, Vitamina C e Ferro). La Carnitina è nota per essere un carrier (cioè trasportatore) degli acidi grassi, affinché questi possano essere correttamente ossidati all’interno dei mitocondri per produrre grandi quantità di ATP (processo di beta-ossidazione). L’integrazione con L-Carnitina è suggerita in ambito cardiologico per le sue proprietà cardio e vasoprotettive, e per la capacità di migliorare il quadro lipidico attraverso la riduzione delle concentrazioni ematiche di trigliceridi e l’aumento di colesterolo “buono” HDL. Studi sperimentali suggeriscono che la carnitina può incrementare la vasodilatazione periferica, migliorando il flusso e la distribuzione dell’ossigeno ai tessuti. Inoltre, la L-carnitina contribuisce alla riduzione dello stress ossidativo e dell'infiammazione a livello delle cellule del muscolo cardiaco. Infine, la L-carnitina regola l'afflusso di calcio, l'integrità endoteliale, il rilascio di enzimi intracellulari e il contenuto di fosfolipidi di membrana, al fine di garantire l’omeostasi cellulare.

Vitamina e: antiossidante benefico per il cuore

La vitamina E (o tocoferolo) è un antiossidante liposolubile naturale, che è stato proposto come trattamento per la protezione primaria e secondaria contro gli eventi cardiovascolari. Nello specifico, la vitamina E contrasta la perossidazione lipidica, la proaterogenicità e l'aggregazione piastrinica (Kaul et al., 2001). Alcuni dati suggeriscono che la vitamina E può contribuire alla riduzione della pressione sanguigna nei pazienti con ipertensione essenziale (Rodrigo et al., 2008). Altri dati di letteratura riportano che l’impiego di vitamina E ritarda la progressione e l’entità della disfunzione endoteliale (Salonen et al., 2000; Antoniades et al., 2003; Gori e Münzel, 2011).